15 Mar MATI 1909 STA CON GRETA. TUTTI I GIORNI. DA 110 ANNI.
MATI 1909 sostiene la lotta al cambiamento climatico tutti i giorni, da 110 anni.
Oggi venerdì 15 marzo, in oltre 1300 diverse località di tutto il mondo, milioni di ragazzi scenderanno in piazza per sollecitare i governi ad agire contro il surriscaldamento climatico. L’idea nasce contestualmente al vertice delle Nazioni Unite in Polonia e al forum di Davos, ai quali ha partecipato come relatrice la giovane Greta Thunberg, l’adolescente svedese divenuta simbolo della lotta al cambiamento climatico e indicata per il Premio Nobel per la Pace da un gruppo di deputati socialisti norvegesi. Greta Thunberg ha iniziato la sua campagna la scorsa estate con proteste settimanali davanti al Parlamento svedese al fine di attivare l’adozione di misure più efficaci contro i cambiamenti climatici. E’ visibile agli occhi di tutti ciò che sta accadendo al nostro pianeta, uno studio condotto nel settembre 2018 ha individuato i valori di CO2 nell’atmosfera: 406 parti per milione, con un incremento pari al 45% rispetto alla concentrazione della stessa all’inizio della rivoluzione industriale nell’Ottocento. La combustione di carbone, petrolio e gas, insieme alla distruzione delle foreste, ha trasformato la fisica e la chimica dell’atmosfera, portando all’aumento eccessivo dell’effetto serra, al riscaldamento globale e al caso climatico attuale.
Nel dicembre 2015 a Parigi è stato siglato da 195 paesi un Accordo, che definisce un piano d’azione globale, inteso a rimettere il mondo sulla buona strada per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC.
A distanza di alcuni anni Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), la massima autorità scientifica mondiale sui cambiamenti climatici, ha presentato un rapporto speciale l’8 ottobre scorso in cui afferma che le attività umane hanno già riscaldato il pianeta di 1 °C, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: ondate di calore, scioglimento dei ghiacciai polari e alpini, distruzione di habitat, riduzione delle produzioni agricole. Al ritmo attuale di accumulo di gas-serra in atmosfera, la Terra raggiungerebbe 1,5 °C di riscaldamento tra il 2030 e il 2052, limite di massima tolleranza oltre il quale si avrebbero effetti catastrofici, è fondamentale rispettare la soglia limite intervenendo con misure mirate volte a sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili e attuando opere di rimboschimento, così da sfruttare la capacità di assorbimento di CO2 da parte della piante e del suolo. Studi effettuati sugli effetti della vegetazione hanno dimostrato che piantare un albero è la scelta migliore che possiamo fare per noi stessi e per le generazioni future, il verde produce numerosi effetti positivi: riduce le temperature e mitiga gli effetti legati all’urbanizzazione delle nostre città, agisce sul deflusso delle acque riducendo il fenomeno del runoff del 7%, riduce il rumore, migliora la qualità del suolo e dell’aria e aumenta il benessere individuale e della collettività.
In un solo anno un albero è in grado di:
-raffreddare al pari di 10 condizionatori sempre accesi,
-intercettare e assorbire 3000 litri di acqua,
-filtrare 27 kg di inquinanti dall’aria
Nei primi dieci anni di vita un albero è in grado di stoccare 38.000 tonnellate di CO2, compensa in un anno l’impatto di 8000 veicoli per il trasporto di merci e persone assorbendo CO2 e rilascio O2 e da solo produce con la fotosintesi il fabbisogno giornaliero di ossigeno di 4 milioni di persone. Gli alberi intercettano CO2 fissando il carbonio in modo anche permanente sotto forma di biomassa e l’entità degli scambi gassosi tra albero e atmosfera varia con l’età e lo stato di salute della pianta; l’accumulo di anidride carbonica può variare da 4 a 16 kg/anno per piccoli alberi a lenta crescita, fino a 360 kg/anno per alberi più grandi ed è legato al loro ritmo massimo di accrescimento.
Tutti i dati riportati mettono chiaramente in evidenza il ruolo fondamentale della vegetazione nel contenere gli effetti legati alle variazioni climatiche, investire sul verde significa investire quindi sul nostro futuro. E’ questo l’investimento che da 170 anni sta facendo la città di Pistoia, capitale europea del vivaismo. Le coltivazioni in pieno campo e in contenitore non rappresentano solo uno dei principali motori dell’economia cittadina, ma sono uno strumento importante nello stoccaggio di CO2 e nel miglioramento delle condizioni ambientali, guardando ad un vivaismo sempre più sostenibile e Mati 1909 da 110 anni si impegna quotidianamente per perseguire questo obiettivo.